L’evoluzione della struttura industriale del nostro Paese ed in generale dell’economia mondiale ha determinato un forte cambiamento del modo in cui le imprese organizzano il lavoro delle persone.
Nel passato erano impartiti dei precisi doveri al lavoratore che, per raggiungere il proprio scopo, doveva attenersi precisamente alle disposizioni ricevute.
Ciò che contava era dunque la capacità di eseguire correttamente.

Oggi, specialmente in quei contesti in cui la vita organizzativa e la coordinazione con un team possono condizionare il risultato dell’attività di un collaboratore, la bilancia si è spostata verso la capacità di interpretare le indicazioni.
Nuove tecnologie e necessità di aggiornamento continuo, insieme alla tendenza al multitasking, rendono difficile capire quanto e come un dipendente abbia portato a termine un compito che, per il mutamento dell’azienda e del contesto in cui opera, è oggi meno definibile “nero su bianco”.
Lo stesso habitat lavorativo in cui le persone sono chiamate a operare rende più sfocate le proprie mansioni.
Un modo per semplificare la definizione dei risultati attesi per gli addetti è partire dalla mappatura delle competenze, uno strumento indispensabile per valutare correttamente, e sotto aspetti in passato non considerati, le risorse umane.
Che cos’è nello specifico una mappatura?
La mappatura delle competenze è una prova concreta, un metodo e un modello da seguire, al cui interno sono elencate tutte quelle competenze e comportamenti osservabili in un elemento del team.
L’obiettivo è quello di valutare quale potrebbe essere il comportamento di un lavoratore, in relazione ad uno specifico ruolo o ad un’area di competenze cui potrebbe (o non) essere assegnato.
E’ quindi, indirettamente, uno strumento utile a stimare quale potrebbe essere l’investimento richiesto all’azienda per rendere il profilo produttivo in quel ruolo o area.
Ma perché è necessario una mappatura e non semplicemente controllare un curriculum?
Il senso di una mappatura è porre una differenza tra competenza teorica e pratica.
In altre parole, un dipendente potrebbe avere tutte le competenze necessarie ai fini del ruolo sulla carta ma non essere in grado di far fruttare queste competenze ai fini degli obiettivi aziendali.
Per provare l’adeguatezza del dipendente, è necessario avere un punto di riferimento per effettuare un giudizio impersonale. Ecco quindi che la mappatura e la sua lista diviene un qualcosa di oggettivo, esente da qualsiasi simpatia o antipatia professionale.
Per effettuare la mappatura è necessario definire le skills, analizzare il profilo del lavoratore ed effettuare un paragone con il tuo profilo ideale, identificando le lacune per capire come colmare questi gap.
Mettendo nero su bianco questi vari punti sarà possibile capire velocemente se la persona che lavora per te è la persona giusta al posto giusto e anche capire, eventualmente, come farla diventare tale.
Ma non solo: una mappatura delle competenze sarà utile a qualsiasi livello aziendale. Come?
L’utilità di una mappatura
Durante la ricerca di nuovo personale, una mappatura può servire a comprendere quali siano le skills necessarie a ricoprire un ruolo attualmente vacante, permettendo di ottenere una rosa di candidati ideali in poco tempo.
Se si valutano investimenti in formazione e aggiornamento del personale, è il mezzo giusto per mettere in evidenza i possibili margini di miglioramento di ciascuno, capendo anche in che direzione dovrebbe essere indirizzata la formazione per farla fruttare al meglio.
Di fatto la mappatura è un eccezionale strumento oggettivo a cui fare riferimento per decidere assunzioni, avanzamenti di carriera, trasferimenti ad altro ruolo o, quando necessario, licenziamenti. Mostrando a ciascun dipendente la propria, questi potrà infine capire quali sono le caratteristiche da perfezionare.
Ovviamente esistono diversi modelli di riferimento in base alla tipologia di azienda e al ruolo in questione. Un consulente esperto in gestione aziendale sarà in grado di individuare, volta volta, quello più adatto.
Quando diventa determinante per il successo
Fra le tante aziende seguite, forse il caso più eclatante che mostra il potenziale di una buona mappatura delle competenze è stato il successo raggiunto con la CAP viaggi. La mappatura delle competenze e la successiva riorganizzazione del personale (con trasferimenti e interventi di formazione mirata) è stato un passo decisivo per il recupero di redditività per l’azienda.
Per capire meglio come la mappatura delle competenze funziona, leggi la case history:
https://www.direzionebp.com/casi/cap-viaggi-indagine-soddisfazione-clientela/
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