Consigli da uno sconosciuto

Alcuni mesi fa siamo stati chiamati da un’azienda molto nota di accessori moda a determinare le conseguenze economiche e la sostenibilità patrimoniale di un ridimensionamento di una delle due divisioni di cui si compone.

A seguito di un lavoro di due mesi, è emersa un’indicazione di segno opposto rispetto all’opzione che era stata inizialmente prospettata dalla proprietà.

Ringraziando per il lavoro svolto, l’azienda ha proseguito nel progetto iniziale basandosi su sue previsioni che oggi, a distanza di quasi un anno, non si sono verificate aggravando la situazione di partenza.

Si tratta di un caso quasi “di scuola” di come sia possibile rendere inefficace un rapporto di consulenza.

I 3 errori più comuni nel chiedere consigli ai consulenti aziendali

  1. Crede già di avere la risposta. Piuttosto che “perdere tempo” a capire se siamo nel giusto, tendiamo a fidarci dell’istinto, e quindi chiediamo consiglio solo per verificare ciò di cui siamo (e con ogni probabilità resteremo) fermamente convinti!
  2. Ignora il consiglio. Viceversa, quando il consigliere ci dice quello che vorremmo sentirci dire, ignoriamo il consiglio. Parliamo per esperienza diretta: mettere in pratica un consiglio è ben altro che accettarlo.
  3. Si fida di previsioni non oggettive. “Se tu sapessi quello che so io su ciò che succederà vedresti le cose in maniera diversa!” È così che il consigliato smonta facilmente un parere non gradito. Le previsioni sul futuro sono un foglio bianco su cui chiunque si sente libero di scrivere la sua visione, senza contemplare un piano B nel caso in cui lo scenario, spesso più sperato che probabile, non si realizzi.

Se te la senti, noi siamo qui per ascoltarti e, se possibile, aiutarti. Scegli tu quando contattarci!