Sistemi di incentivazione: a ciascuno la sua moneta

Come impiegare in senso motivazionale un sistema in grado di premiare materialmente il raggiungimento di risultati positivi?

Anche se la crisi non ha intaccato troppo gli stipendi dei top-manager, ci sono alcune novità riguardo i sistemi di incentivazione che fanno pensare alla possibilità di aprire, almeno per quanto concerne la dimensione premiante, un nuovo modo di valutare l’impegno di chi gestisce le aziende.
Vigeo, agenzia di rating extra-finanziario, ha condotto una ricerca su società quotate nordamericane ed europee dalla quale emerge, con maggiore evidenza per i settori industriali, una marcata tendenza ad inserire nei piani di incentivazione dei manager degli elementi di valutazione legati alla capacità di apportare miglioramenti misurabili in termini di sostenibilità ambientale e sociale.
Addirittura una su quatto aziende nord-americane hanno inserito condizioni di sostenibilità nei loro piani di remunerazione.

Ancora molto lontano da livelli accettabili (si parla di un’azienda su 10, mediamente), il ricorso a questi standard da parte delle banche.

Anche di questo si è parlato nel corso che, il 18 luglio 2012 alla Camera di Commercio di Pisa, abbiamo tenuto su tecniche e sistemi di incentivazione del personale.

In un periodo come quello che stiamo vivendo, qual è il modo migliore di coinvolgere e motivare le persone, sulla base di parametri non esclusivamente quantitativi?

Come fanno i migliori manager ad assicurarsi che le migliori risorse aziendali si sentano valorizzate e abbiano voglia di continuare a dare il massimo per la propria azienda?
Come fare a individuare e gestire in maniera consapevole gli indicatori chiave della qualità globale delle vostre aziende? E soprattutto: quali sono le informazioni che davvero ci possono rappresentare in maniera esatta la qualità del lavoro dei nostri collaboratori?