Occhio alla pinna dello squalo

Innovatori, Utilizzatori iniziali, Maggioranza iniziale, Maggioranza tardiva e Ritardatari.

Questi sono i 5 gruppi all’interno dei quali ognuno di noi si colloca nell’adozione di una nuova soluzione introdotta sul mercato.
O meglio: si collocava.

I tempi sono cambiati: oggi si parla di due soli gruppi di consumatori: utilizzatori sperimentali e… tutti gli altri.

Tecnologia, diffusione delle informazioni e accessi ai mercati rendono possibile a prodotti o servizi innovativi la conquista della leadership in maniera molto rapida.
tesla shark fin
Purtroppo, per le stesse ragioni che ne hanno consentito il rapido successo, a ciò molto spesso fa seguito un calo della domanda che porta con sé non solo l’uscita dal mercato dell’impresa che ha promosso quella soluzione, ma la sua stessa scomparsa.

Aziende molto forti (o fortunate) nell’individuazione di una innovazione dirompente, spesso sono del tutto impreparate a pianificare il “secondo atto”, quello che consentirà loro di assicurare un futuro al valore che gli azionisti, attratti dall’exploit iniziale, quasi sempre gli affidano con cieca fiducia.

Ottimi esempi di incapacità di continuare ad innovare sono clamorosi successi di mercato come Go-Pro ma anche, e qui sta il bello (che per una volta non è George Clooney) la Nespresso.

Celebratissimi casi di successo rischiano di tornare sulle copertine dei giornali per motivi opposti a quelli che ce li avevano portati.

Eppure l’insuccesso è un’opzione che proprio i primi della classe dovrebbero sempre tenere presente!

Paradossalmente, farlo mentre sei impegnato a contare i milioni che stai guadagnando è molto difficile per almeno 4 motivi.

Il primo, che non è scontato come sembra, è che una volta soddisfatto il bisogno di un cliente… occorre pensare a come trovarne un altro!

Se vuoi conoscere gli altri 3 motivi, richiedi le dispense del seminario che si è tenuto il 28 marzo 2018 a Prato.

Nel frattempo, consulta le prossime sessioni di formazione, e occhio alla pinna!