Le migliori aziende del vino sul web

Ci siamo lasciati ma ho voluto io


Come ogni anno, i Numeri del vino pubblica la top 10 delle aziende italiane del vino, secondo i parametri classici di fatturato, margine e redditività.
Fatti i doverosi complimenti alle magnifiche dieci, abbiamo digitato i loro nominativi su Google (esattamente come un navigatore di internet potrebbe fare) e ci siamo divertiti a valutare la “markettabilità” dei loro siti web (uno per ciascuna delle aziende), prendendo come riferimento della valutazione uno delle più autorevoli piattaforme a livello mondiale, HubSpot, che mette a disposizione di chiunque voglia auto-valutarsi un semplice sistema di “rating” basato su tre aree di Web Marketing, corrispondenti ad altrettante zone del Marketing Funnel:

  • Reperibiltà dei contenuti Web (Presenza di un Blog + Profili social + indirizzi html)
  • Personalizzazione dei contenuti in funzione del visitatore (Landing Page)
  • Implementazione di strumenti di Analisi delle visite (Google Analytics + Software specifici)

Il risultato complessivo ha un massimo teorico di 100 punti, ma le aziende migliori (del settore) che abbiamo avuto modo di testare non arrivano a 90. Diciamo che si raggiunge la “sufficienza” sopra i 50. Ecco la nostra (personalissima) classifica:

AZIENDA FATTURATO MARKETING GRADER
ANTINORI 150 62
MEZZACORONA 149 57
SANTA MARGHERITA 91 51
CAVIT 152 43
RUFFINO 57 42
FRESCOBALDI 86 41
CAVIRO 247 38
CANTINERIUNITE 161 38
GIV 368 34
CEVITO 83 34
BANFI 62 33
LA GIOIOSA 53 29
MARTINI 144 21
SOAVE 89 20
GANCIA 64 18
ZONIN 124 17
BOTTER 87 12

Cliccando sui valori è possibile vedere in dettaglio le schede di valutazione delle aziende esaminate.

Forse più rappresentativo il grafico che riepiloga in due assi il fatturato e il Marketing Grader realizzati:

Ricordato che si tratta di una valutazione (svolta nel dicembre del 2012) che è oggetto di variazione quotidiana, lasciamo a voi la valutazione di quanto sia ancora possibile crescere in termini di attività web per le aziende del vino.

Anche se l’erba del vicino (risultati di aziende appartenenti ad altri settori) non è sempre più verde, era forse immaginabile che per le grandi del settore, aziende abituate a trattare con un mercato non limitato all’Italia, la consuetudine al Web Marketing fosse maggiore.
Il tempo della misurazione del successo in termini di numero di visitatori sic et simpliciter è certo passato. Meglio se, soprattutto dove sono presenti “evidenti possibilità di miglioramento”, si comincia a pensare a cosa fanno i nostri visitatori, e in che modo interagiscono con noi, una volta (e ammesso che ciò sia semplice) che hanno raggiunto il nostro sito.